giovedì 28 dicembre 2017

Maria di Meclemburgo-Schwerin poi Granduchessa Maria Pavlovna la Maggiore

Cenni Biografici da Wikipedia.

Maria Alessandrina Elisabetta Eleonora, questo il suo nome completo, nacque duchessa della Casata granducale di Meclemburgo, come figlia del granduca Federico Francesco II di Meclemburgo-Schwerin e della prima moglie, la principessa Augusta di Reuss-Köstritz (1822 – 1862) a Schloss Ludwigslust.
Maria sposò il terzo figlio di Alessandro II di Russia, il granduca Vladimir Aleksandrovič Romanov (22 aprile 1847 – 17 febbraio 1909), il 28 agosto 1874. Era stata inizialmente promessa ad un altro, ma il fidanzamento venne sciolto immediatamente non appena lei incontrò Vladimir. Ci vollero però altri tre anni prima che venisse loro concesso di sposarsi: cresciuta come luterana, lei rifiutò infatti di convertirsi alla fede ortodossa.
Lo Zar infine acconsentì a permettere ai due di sposarsi senza insistere sulla conversione all'ortodossia. Con il matrimonio ella prese il nome russo di Maria Pavlovna di Russia – il nome con il quale è meglio conosciuta. Maria rimase luterana per la maggior parte del suo matrimonio, ma infine ella decise di convertirsi; alcuni dicono che lo fece per dare al figlio Kirill maggiori possibilità di succedere al trono russo. Come risultato dell'aver sposato un figlio dell'imperatore di Russia ella ricevette un nuovo trattamento nobiliare, cioè di Altezza Imperiale come il marito.
La coppia granducale ebbe quattro figli maschi ed una femmina:
Tutti i figli di Maria nacquero al Palazzo di Caterina, a Carskoe Selo, ad eccezione di Boris, il quale nacque a San Pietroburgo. Il figlio maggiore, il granduca Kirill, nel 1905 sposò la sua prima cugina Vittoria Melita di Sassonia-Coburgo-Gotha, figlia della sorella di Vladimir, la Duchessa di Edimburgo e di Sassonia-Coburgo-Gotha, nata Marija Aleksandrovna Romanova. Questo matrimonio fu però ostacolato da Nicola II e così Kirill venne privato dei suoi titoli imperiali. Il trattamento del figlio generò un contrasto tra suo marito e l'Imperatore; comunque, dopo varie morti nella famiglia imperiale, Kirill diventò terzo nella linea di successione al trono, cosicché Nicola restaurò Kirill nei suoi titoli imperiali ed alla moglie venne conferito il titolo di granduchessa Viktoria Feodorovna.
Durante la sua vita in Russia, Maria Pavlovna visse nel palazzo Vladimirskij, tanto amato dal marito, situato sul famoso e aristocratico lungoneva del Palazzo. Fu qui che ella costruì la sua reputazione di essere una delle migliori padrone di casa della capitale: all'epoca si era scherzato parecchie volte sul fatto che lei avrebbe tentato deliberatamente di superare in magnificenza la vicina corte imperiale al palazzo d'Inverno. Si diceva anche che lei fosse in competizione con la cognata, la granduchessa Elisaveta Fëdorovna di Russia – sorella della zarina Aleksandra Fëdorovna.
Era considerata la più grande tra le granduchesse, e formò una corte alternativa negli ultimi anni di regno del nipote Nicola II: la Granduchessa odiava infatti lo Zar ed in special modo la Zarina, soprattutto verso la fine della dinastia. Maria Pavlovna era infatti la terza dama dell'impero dopo l'imperatrice madre Maria Feodorovna e l'imperatrice regnante Alessandra Feodorovna; rimasta vedova e con una grande fortuna a disposizione riuscì a costruirsi una solida posizione nell'alta società di San Pietroburgo. Amava dare ricevimenti e ne riceveva molti complimenti; una sera, rivolgendosi ad un invitato che la lodava per la riuscita dell'intrattenimento, rispose con le seguenti parole: «È necessario conoscere il proprio mestiere. Andate a riferirlo alla Grande Corte».
Assieme ai figli ella contemplò l'idea di un colpo di stato ai danni dello Zar nell'inverno tra il 1916 ed il 1917, che avrebbe costretto Nicola II ad abdicare in favore del figlio, instaurando come reggente il granduca Nikolaj Nikolaevič[6] o suo figlio Kirill Vladimirovič. Alla ricerca di supporto per il progetto sovversivo, lei disse al presidente della Duma, Mikhail Rodzianko, la famosa frase che l'Imperatrice sarebbe dovuta essere «annientata».
Nel 1909 il marito morì.
La granduchessa Maria si distinse per essere stata l'ultima dei Romanov a fuggire dalla Russia rivoluzionaria così come per essere stata la prima a morire in esilio. Ella rimase nel Caucaso, dilaniato dalla guerra, assieme ai due figli più giovani nel 1917 e 1918, continuando a sperare di fare del figlio maggiore, Kirill, lo zar di Tutte le Russie. Quando i bolscevichi, nel 1918, si avvicinarono il gruppo fu però costretto a fuggire su un peschereccio fino ad Anapa. Maria rimase però altri quattordici mesi nella cittadina rifiutandosi di unirsi al figlio Boris che intendeva lasciare la Russia.
Quando si presentarono delle opportunità di fuggire attraverso Costantinopoli, ella comunque si rifiutò di cedere per paura di essere sottoposta all'infamia della delusione. In ultima istanza però dovette piegarsi a fuggire quando il generale dell'Armata Bianca la avvisò che i Bianchi stavano perdendo la guerra civile. Maria, il figlio AndrejMatil'da Feliksovna Kšesinskaja (l'amante di Andrej) ed il loro figlioletto Vladimir (detto Vova), salparono il 13 febbraio 1920 a bordo di una nave italiana diretta a Venezia.
Maria viaggiò quindi da Venezia fino in Svizzera e da qui in Francia, dove la sua salute cominciò a peggiorare. Rimase all'Hôtel la Souveraine dove morì il 6 settembre 1920, circondata dalla sua famiglia a Contrexéville dove possedeva una villa. Con l'aiuto di un amico di famiglia la sua rinomata collezione di gioielli venne trafugata fuori dalla Russia in una valigia diplomatica. Una delle tiare è attualmente posseduta dalla regina Elisabetta II del Regno Unito. Alla sua morte i preziosi vennero divisi tra i figli: Boris ricevette gli smeraldi, Kirill le perle, Andrej i rubini e la sua unica figlia, Elena, ereditò i diamanti.
Miechen in costume 

Principessa Henriette del Belgio neo Duchessa di Vendôme



Isabelle D'Orleans Duchessa di Guisa

Due nuovi arrivi della bella Principessa per la mia collezione

Isabelle ragazza

In abito nuziale

Elena Vladimirovna Romanova Principessa Nicola di Grecia

Con la sua splendida Fringe Tiara


giovedì 7 dicembre 2017

Nuove foto di Louise Principessa di Baviera

Nuovi arrivi per la mia collezione della giovane Louise




Sua Altezza Imperiale la Granduchessa Viktoria Feodorovna.

Nuovi arrivi per la mia collezione della affascinante Vittoria Melita



Elena Vladimirovna Romanova Principessa Nicola di Grecia

Alcuni nuovi arrivi per la mia collezione della splendida Elena ai primi del 1900 e già sposata al Principe Nicola di Grecia


Elena con la cugina e cognata Vittoria Melita detta Ducky 

La famiglia al completo

sabato 2 dicembre 2017

Elena Vladimirovna Romanova Principessa Nicola di Grecia

Altre foto di Elena, Principessa di Grecia, con la famiglia

La foto del fidanzamento con Nicola Principe di Grecia

Le nozze
In abito tradizionale greco
Con le sue tre figlie






Con la cugina e cognata Vittoria Melita sposa di Kirill


Cortesia di "Antique Royals" 




Le tre bellissime figlie Olga, Elisabetta e Marina

Elena Vladimirovna Romanova

Elena Vladimirovna Romanova (Carskoe Selo, 17 gennaio 1882 – Atene, 13 marzo 1957) , unica figlia femmina del granduca Vladimir Alexandrovič Romanov, fratello minore dello zar Alessandro III di Russia, e di Maria di Meclemburgo-Schwerin (che prese il nome di Maria Pavlovna dopo la conversione all'ortodossia).
Elena ed i suoi tre fratelli maggiori, i granduchi Kirill, Boris e Andrej, vennero cresciuti da una babysitter inglese, che li portò a parlare inglese come lingua madre. Da piccola Elena aveva un temperamento irruente e talvolta perdeva il controllo: una volta, posando per un artista all'età di quattro anni, afferrò un tagliacarte e minacciò la babysitter, che si nascose dietro il pittore. Elena, cresciuta da una madre ben conscia di essere la seconda dama dell'Impero russo – fino alla morte di Alessandro III, poi la terza dopo la zarina Alexandra e l'Imperatrice vedova – venne considerata da alcuni una snob. "Povera cara, mi spiace molto per lei, tanto dolce, ma anche vanitosa e pretenziosa" scrisse l'Imperatrice Vedova, rivale di sua madre nel predominio sociale.
Fu dapprima fidanzata con il principe Max di Baden, ma questi la lasciò, rendendo furiosa la madre di Elena e dando all'alta società occasione di fare molti pettegolezzi sulla capacità della donna di trovare un buon partito per la figlia. Il principe Nicola di Grecia si fece avanti nel 1900 ma Maria Pavlovna si dimostrò riluttante a permettere che la figlia sposasse un principe più giovane, non particolarmente ricco e senza prospettive di un trono. Alla fine cedette alle nozze quando fu chiaro che non ci sarebbero stati altri pretendenti: l'Imperatrice Vedova scrisse che Elena aveva "un tono molto brusco ed arrogante che può disorientare le persone" e previde delle difficoltà per il matrimonio, ma invece le nozze furono felici.
La famiglia visse in Russia fino alla Rivoluzione d'Ottobre, poi si trasferì in Grecia, che dovettero abbandonare quando venne proclamata la repubblica, e si trasferirono in Francia, dove Elena si dedicò attivamente a soccorrere gli emigrati russi, specialmente bambini. La famiglia era però a corto di denaro, avendo perso le proprietà in Russia e le rendite greche, il che li costringeva a vivere senza fasto e senza particolari lussi, ma attingendo, come fonte di reddito, ai gioielli di Elena e alla vendita dei quadri di Nicola.
In seguito ai sopraggiunti problemi economici, la coppia si impegnò perché le tre figlie facessero dei buoni matrimoni, riuscendoci: la principessa Olga sposò il principe Paolo Karađorđević, la principessa Elisabetta il conte Carlo Teodoro zu Toerring-Jettenbach, un nobile possidente terriero bavarese, e la principessa Marina sposò il principe Giorgio Windsor, duca di Kent. La granduchessa Elena rimase vedova all'inizio di 1938, quando Nicolas per un infarto morì improvvisamente; rimase in Grecia durante la Seconda guerra mondiale, dove morì nel 1957.

Una selezione delle foto che più mi piacciono di Elena dall'infanzia alla maturità











Con la madre, i fratelli ed il fidanzato Nicola di Grecia

domenica 26 novembre 2017

Helena Holbrook “Ella” Walker, Principessa della Torre e Tasso


Una citazione dalla pagina della mia amica Valeria che parla di una donna bella e nobile


Leggetelo è davvero interessante

https://www.facebook.com/piaceavaleria/posts/548278478847681


Daisy, Principessa di Pless

Quando, come in questo caso, una foto mi colpisce, mi scatta la curiosità e vado a cercare notizie e altre immagini del soggetto ritratto.
Questa è la foto


Questa bella Signora è

Daisy, Principessa di Pless (Mary Theresa Olivia; nata Cornwallis-West; 28 giugno 1873 – 29 giugno 1943), fu una nota bellezza mondana dell'età edoardiana.
Nata Mary Theresa Olivia Cornwallis-West nel Castello di Ruthin nrl Denbighshire in Galles, era la figlia del Col. William Cornwallis-West (1835–1917) e di sua moglie Mary "Patsy" FitzPatrick (1856–1920). Suo padre, nato William West, era un bisnipote di John West, II conte De La Warr. Sua madre era una figlia del Reverendo Frederick FitzPatrick e Lady Olivia Taylour, figlia del II Marchese di Headfort.
L'8 dicembre 1891, a Londra sposò Hans Heinrich XV, Principe di Pless, Conte di Hochberg, Barone di Fürstenstein (1861–1938), uno dei più ricchi eredi dell'impero germanico, diventando la padrona del Castello di Fürstensteinr e del Castello di Pless in Slesia.

Ebbero tre figli:

   Hans Heinrich XVII, IV Principe di Pless (1900–1984)
   Alexander, V Principe di Pless (1905–1984)
   Conte Bolko Konrad Friedrich di Hochberg (1910–1936)

La Principessa di Pless fu una Dama dell'Ordine di Teresa di Baviera e dell'Ordine di Isabella la Cattolica di Spagna, e fu insignito della Decorazione della Croce Rossa tedesca.
Durante il suo matrimonio Daisy, nota in tedesco come Fürstin von Pless, divenne una riformatrice sociale e militava per la pace con i suoi amici Guglielmo II, Imperatore Germanico e Re Edoardo VII del Regno Unito. Durante la prima guerra mondiale servì da infermiera.
Dopo il suo divorzio a Berlino il 12 dicembre 1922 pubblicò una serie di memorie che sono state ampiamente lette nel Regno Unito, negli Stati Uniti, e, in lingua tedesca, sul Europa continentale.
Hans Heinrich sposò come sua seconda moglie, a Londra il 25 gennaio 1925, Clotilde de Silva y González de Candamo (1898–1978). Questo matrimonio produsse due figli, e fu annullato nel 1934. Successivamente Clotilde sposò il suo figliastro, Bolko, e fu la madre dell'unico nipote di Daisy e Hans Heinrich.
Il fratello di Daisy George sposò nel 1900 Jennie Churchill, la madre di Winston Churchill, come sua prima moglie, e dopo il loro divorzio nel 1914 Mrs. Patrick Campbell. Sua sorella, Constance, sposò nel 1901 Hugh Grosvenor, II duca di Westminster, e dopo il divorzio si sposò nel 1920 con James FitzPatrick Lewes.
Daisy, Principessa di Pless, morì nel 1943 in condizioni di relativa povertà a Waldenburg, attuale Wałbrzych, Poland.










Daisy con il marito Hans Heinrich

Daisy con i due figli maggiori