domenica 18 ottobre 2020

Le figlie del Re Giorgio V, Federica di Hannover e Maria di Hannover



Giorgio V fu il secondo Re di Hannover ed anche l'ultimo. Dal suo matrimonio con Maria di Sassonia-Altenburg nacquero tre figli, tra cui l'erede Ernesto Augusto, e due figlie femmine: Federica e Maria.
Federica (1848-1926), sposò il barone Alfons von Pawel-Rammingen, ma non ebbe eredi sopravvissutigli.
Maria (1849-1904), morì nubile a Gmunden.

Federica

Maria

Federica venne corteggiata da suo cugino di secondo grado, il principe Leopoldo, duca di Albany (con il quale poi restò amica per tutta la vita), e da Alessandro d'Orange Nassau. Federica, tuttavia, era innamorata del barone Alfonso von Pawel-Rammingen (1843-1932), figlio di un funzionario del governo del ducato di Sassonia-Coburgo-Gotha. Alfonso aveva servito come scudiero al padre di Federica ed era stato naturalizzato come cittadino britannico il 19 marzo 1880 e, il 24 aprile 1880 si sposarono. Il matrimonio ebbe luogo nel Castello di Windsor, presieduto dal vescovo di Oxford. La sorella di Alfonso, Anna, era sposata con il barone Oswald von Coburg, figlio di un figlio illegittimo del principe Ernesto Federico di Sassonia-Coburgo-Saalfeld (terzo figlio di Ernesto Federico, duca di Sassonia-Coburgo-Saalfeld).

Dopo il loro matrimonio, vissero in un appartamento al palazzo di Hampton Court. L'appartamento era nella parte sud-ovest dell'ala ovest del palazzo. Federica e Alfonso ebbero una figlia, nata e morta a Hampton Court Palace, Vittoria Georgina Beatrice Maud Anna (7 marzo 1881 - 27 marzo 1881). Fu sepolta nella cappella dell'Albert Memorial di San Giorgio al castello di Windsor.
Federica e Alfonso furono spesso ospiti al castello di Windsor e a Osborne House.

Maria visitò l'Inghilterra con la sua famiglia nel maggio 1876, e di nuovo, dopo la morte del padre, nel giugno del 1878. Sua sorella Federica si trasferì in Inghilterra, dove si sposò, ma Maria fece ritorno a Gmunden dove rimase sola e visse con sua madre a Schloss Cumberland (dal nome del titolo britannico ducale di suo padre). Un giornale americano suggerì che Maria avesse rifiutato due volte una proposta di matrimonio dal terzo figlio della regina Vittoria, il duca di Connaught.


La Granduchessa vedova di Toscana

 

1870

Una foto inedita e molto bella che riunisce intorno alla matriarca Maria Antonietta Granduchessa vedova di Toscana, figli e nipoti della stessa. Siamo nel 1870 ed il Granduca Leopoldo II è deceduto da poco



La Granduchessa è la seconda dama seduta da sinistra. Il marito Leopoldo II Asburgo è morto da poco (Gennaio 1870) e la vedova in esilio in Austria si ritrova con alcuni figli e nipoti Borbone-Sicilia, come lei stessa era di nascita, in quanto figlia del Re Francesco I delle Due Sicilie.
La prima dama seduta a sinistra è l'Arciduchessa Maria Annunziata e dietro di lei c'è il marito, l'Arciduca Carl Ludwig Asburgo, fratello minore dell'Imperatore Franz Joseph. Maria Annunziata è nipote della vedova, essendo figlia di suo fratello Ferdinando II Re delle due Sicilie.
La dama al centro, è sua figlia Maria Isabella, Contessa di Trapani, nata Asburgo-Toscana e sposata con lo zio Francesco di Borbone Due Sicilie, fratello di sua madre Maria Antonietta, Conte di Trapani. Lo stesso Francesco si trova dietro in piedi ed è il primo da destra. Di fronte a lui, seduta, troviamo la loro figlia maggiore, Maria Antonietta da poco sposata con il cugino Alfonso Conte di Caserta figlio del Re Ferdinando II delle Due Sicilie.
L'ultima dama seduta, la quarta da sinistra, è un altra nipote della vedova, sorella di Maria Annunziata e figlia di Ferdinando II, Maria Pia Borbone, anche lei sposata da poco con Roberto il Duca nominale di Borbone Parma, che si trova dietro di lei, il terzo uomo da destra.
Dietro in piedi troviamo l'ultimo Duca di Modena Francesco V Asburgo Este, che è il secondo da destra.
Il Quarto da destra con la barba è, molto probabilmente, l'Arciduca Luigi Salvatore d'Asburgo-Toscana, terzo figlio maschio vivente della Granduchessa vedova.
Il giovane tra lui e Carl Ludwig, non sono riuscita ad identificarlo.
Mancano le tre fanciulle accovacciate.
Sono sicura che quella al centro vestita di chiaro, sia Maria Luisa Borbone, sorella minore di Maria Annunziata e Maria Pia delle Due Sicilie, che aveva 15 anni.
Le altre due probabilmente sono le due figlie minori dei Conti di Trapani, ovvero Maria Carolina (a desta) e Maria Annunziata (a sinistra) Borbone due Sicilie, nipoti dirette della vedova.

La regina Wittelsbach


Amalia di Oldenburg (Oldenburg21 dicembre 1818 – Bamberga20 maggio 1875) fu regina consorte di Grecia dal 1836 al 1862 come moglie di Ottone di Grecia.

In quanto figlia del duca Paolo Federico Augusto di Oldenburg (in seguito granduca di Oldenburg come Augusto I), fu insignita alla nascita del titolo di duchessa di Oldenburg (titolo in seguito mai utilizzato in Grecia).

Arrivata in Grecia nel 1837, conquistò inizialmente il cuore dei greci con la sua piacevole bellezza. Dopo che la regina divenne più coinvolta politicamente, tuttavia, diventò il bersaglio di duri attacchi, e la sua immagine fu offuscata ulteriormente quando si rivelò non in grado di dare alla luce un erede. Dopo una rivolta, la regina Amalia e suo marito furono espulsi dalla Grecia nel 1862. Trascorse il resto dei suoi anni in esilio in Baviera.

Durante i primi anni della nuova monarchia, la regina Amalia con la sua vivacità portò con sé uno spirito di modernità e progresso nel paese impoverito: lavorò attivamente per il miglioramento sociale e la creazione di giardini pubblici ad Atene, e in un primo momento conquistò il cuore dei Greci con la sua bellezza spontanea. La città di Amaliada nell'Elea, ed il villaggio di Amaliapolis nella Magnesia, furono così chiamate in onore della regina. Introdusse per prima l'albero di Natale in Grecia.

Quando re Ottone e i suoi consiglieri bavaresi divennero più invischiati nelle lotte politiche contro le forze politiche greche, anche la regina diventò più politicamente coinvolta. Diventò il bersaglio di duri attacchi e la sua immagine fu offuscata ulteriormente quando cominciò ad essere palese che non avrebbe mai potuto dare al paese un erede al trono. Inoltre, durante tutto il regno di suo marito, rimase protestante in un paese quasi universalmente ortodosso.

Fonte Wikipedia 





Amalia con la Regina Maria di Baviera nel 1863 




domenica 4 ottobre 2020

Ludovica e la nipote preferita


Ludovica, Principessa di Baviera per nascita e Duchessa in Baviera per matrimonio, soffriva di solitudine da quando tutti i figli si erano sposati e si annoiava, abituata come era ad occuparsi di una famiglia numerosa.
Amalia fu la nipote più amata dalla duchessa: la nonna e la nipote erano molto vicine, passavano molto tempo in conversazioni, ed è stato grazie ai diari di Amalia che in seguito gli storici hanno imparato molti dettagli sulla giovinezza di Ludovica, sull'infanzia di Sisi e sulla vita a Possenhofen.
La nipote Amalia era una ragazza molto introversa e timida. Questo suo carattere dipese anche dal fatto di non aver mai conosciuto sua madre, e di ritrovarsi ancora piccola con una giovane matrigna che ebbe presto tre figlie proprie a cui dedicarsi.
Ludovica non voleva lasciare questo mondo senza prima aver trovato un marito adatto per la sua amata nipote. Decise questo compito per se stessa come sua ultima missione in questo mondo.




Amalia era figlia del Duca Karl Theodor e della sua prima moglie la Principessa Sophie di Sassonia. 

sabato 3 ottobre 2020

Ludovica e il matrimonio

La Principessa Ludovica di Baviera ed il fidanzato Maximilian Joseph Duca in Baviera

Il matrimonio di Ludovica e Max fu uno di quei classici matrimoni dall’esito poco felice. Ludovica avrebbe scelto per amore un principe di Braganza Michele che si era proposto più volte anche lui innamorato della bella fanciulla, il quale però non era ben accetto giacché esistevano poche probabilità che potesse sedere un giorno sul trono del Portogallo.
Quando, contrariamente alle aspettative, l’evento si realizzò, era ormai troppo tardi: le nozze erano ormai imminenti.
Probabilmente il desiderio di Ludovica di sposare Michele del Portogallo era sin dall’inizio senza speranza, poiché suo padre Maximilian I Re di Baviera ed il nonno di Max, il Duca Guglielmo in Baviera, avevano da tempo deciso il matrimonio dei due giovani.
Per Max le cose non erano molto diverse. Essendo all’epoca innamorato di una giovane borghese, non aveva nessuna voglia di sposare Ludovica. Si dice che il giovane Max confidasse alla futura moglie che non l’amava e che forse non l’avrebbe mai amata. Le premesse per la buona riuscita dell’unione non erano certo promettenti. Ludovica si sentì inoltre retrocessa di rango sociale.
I Duchi in Baviera discendevano dal Conte Palatino Giovanni Carlo di Birkenfeld Gelnhausen, il cui figlio Giovanni nato da un matrimonio non di pari livello, aveva dovuto combattere per anni per la successione.
Tra i due giovani non vi erano solo differenze di rango. Erano molto diversi anche umanamente.
Max, come quasi tutti gli uomini spensierati, aveva interessi in molti campi: letterario, storico, geografico e musicale. La sua biblioteca contava 27.000 volumi. Con lo pseudonimo di Phantasus pubblicava poesie e novelle, ma anche riflessioni storiche, nonché resoconti dei suoi numerosi viaggi che lo portarono fino in oriente. Dall’Egitto portò con sé 4 bambini neri che aveva comprato al mercato degli schiavi, suscitando grande curiosità nella popolazione di Monaco.
Il ricco patrimonio avuto in eredità dalla madre, una principessa Arenberg, che possedeva tra l’altro proprietà in Francia, permise al duca uno stile di vita grandioso e senza alcun dovere di corte.
Si circondava di eruditi borghesi e di artisti bavaresi, con i quali beveva, suonava e discuteva, il famoso circolo di Artù. Suonava bene la cetra, spesso in incognito alle feste paesane dove spesso si faceva accompagnare dai figli maggiori. In Ludwigstrasse, nel cortile del palazzo ducale progettato da Leo von Klenze in stile Alto Rinascimento, Max aveva fatto allestire un circo dove gli ospiti potevano ammirare gli audaci numeri dei vari artisti e del duca stesso, che si esibiva come acrobata cavallerizzo. Senza parlare poi del cafè chantant che aveva fatto allestire sempre all’interno del suo palazzo di Monaco.
Ogniqualvolta Max rientrava da uno dei suoi numerosi viaggi non dimenticava di assolvere i doveri coniugali. Ludovica era per altro una moglie veramente graziosa, e dieci figli, di cui otto sopravvissuti, sono la prova tangibile del perfetto accordo fra i due coniugi almeno su questo.
Ma con grande rabbia della moglie, Max amava spassarsela con una contadinella con la quale ebbe anche un figlio che il duca si premurò di mantenere.
Ovvio che la duchessa non fosse felice delle avventure amorose del marito ed esprimesse in modo adeguato il proprio disappunto, atteggiamento che spesso induceva il duca ad abbandonare il focolare domestico il più velocemente possibile.
La sfera d’azione della duchessa Ludovica, che era un tipo semplice e casalingo era limitata alla casa ed alla gestione dei figli, mentre i contatti sociali si svolgevano nell’ambito della parentela. Ci volle tuttavia del tempo perché imparasse a farlo, ma non riuscì mai a superare completamente le umiliazioni che il marito continuò a infliggerle per tutta la vita. Nei primi anni di matrimonio aveva passato le sue giornate a piangere.
I figli crebbero in una condizione di notevole libertà, soprattutto in estate nel castello di Possenhofen. Il palazzetto era una villa di campagna con un grande giardino che arrivava fino al lago e molti animali, compresi i cani della duchessa, liberi di scorazzare per la casa.
I ragazzi erano liberi di correre e giocare, andare in barca e a cavallo e quando il padre era a casa li portava nei boschi, a caccia arrampicandosi per i monti.

Ludovica

Max

Possenhofen


martedì 22 settembre 2020

 



Questa foto ritrae la Duchessa in Baviera Amalie nata Saxe-Coburg-Kohary e sposa del Duca Maximilian Emanuel, il più giovane dei figli di Max Joseph e Ludovica.

Si sposarono il 20 Settembre del 1875 e furono una coppia felice e innamorata, evento raro per i matrimoni combinati nell'alta aristocrazia. Infatti il loro non fu un matrimonio combinato a tavolino dai parenti, ma deciso da loro stessi. 

Ebbero tre figli Siegfried, Christoph e Lutpold.